FILOSOFIA
Posso dire con tutta sincerità che IL RUGBY non è solo uno sport.
Condiziona totalmente la vita di chi lo gioca con reale passione, Condiziona positivamente ogni momento della giornata e ti porta a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno. Porta ad essere degli ottimisti cronici. Il valore dell’amicizia nata nel campo da gioco assume un senso particolare, tanto da legare le persone vicendevolmente per tutta la vita. Dopo aver trasformato le mie scarpe da gioco in scarpe da allenatore ho potuto continuare la mia crescita assieme ai bambini e ai ragazzi scoprendo che la possibilità di poter diventare un buon giocatore di rugby, è alla portata di ogni uno di loro. Diventa fondamentale la figura del loro formatore, la sua conoscenza di questo sport, ma anche la conoscenza di se stesso. Se voglio insegnare il rugby a Mattia devo conoscere il rugby, ma devo assolutamente conoscere anche Mattia.
Il compito principale dell’allenatore è la mediazione tra i principi di questo sport e i ragazzi, cioè rendere più semplice e assimilabile tutto quello che è il rugby, dalle emozioni alle situazioni di gioco prendendo la loro complessità e trasformandola in messaggi semplici e di facile comprensione ricordandosi sempre che bisogna conoscere il Mattia di turno.
Le sinapsi rappresentano la rete di comunicazione presente nel nostro sistema nervoso. Tutti hanno un sistema nervoso, ma non tutti ricevono i “rugby Messaggi” da trasmettere e trasformare in movimento. Quello che l’allenatore insegna diventa un messaggio verso il bambino che a sua volta lo trasforma in un messaggio verso i propri muscoli che eseguono il gesto.
Quanto è allenato il cervello del bambino a trasformare i messaggi?
Quanto è allenato il cervello dell’allenatore a mediare i messaggi verso il bambino?